Il debito ?
Esiste, eccome, ed è gravissimo.
I soldi ? Il debito pubblico ?
Ma quale, quelle sono cazzate. Qualcuno ha preso dal nulla dei click, noi possiamo creare dei click, e rimetterli nel nulla.
Para patta e pace. No. Parlo d’altro.
Parlo di un debito gravissimo. VERO.
Quello di intere generazioni che non capiscono un testo in italiano.
Che se fai loro una domanda articolata in tre righe, non rispondono,
non perché non sanno la risposta, ma perché non hanno capito la domanda.
Che non esiste la possibilità che facciano un sunto.
Questo risulta dagli esami invalsi di quest’anno.
“Uno studente su tre non è in grado di comprendere un testo in
italiano, mentre il livello di comprensione della lingua inglese risulta
insufficiente per la metà degli allievi.
Solo due studenti di
quinta superiore su tre posseggono alla fine del percorso scolastico le
competenze di base di italiano richieste dai programmi scolastici,
appena il 65,4%.
Lo rivelano i test Invalsi che per la prima
volta quest’anno sono stati svolti dagli stessi ragazzi che hanno appena
affrontato la maturità.
Come media nazionale, i risultati delle
superiori confermano quelli della terza media (65,6%). Però, se al Nord
l’insufficienza grave nelle prove di italiano è al di sotto del 10%,
nelle regioni del Sud sfiora il 20%, ed in Calabria supera addirittura
il 25. Spiega il direttore dell’Invalsi Roberto Ricci: «In quest’ultima
regione è come se uno studente su quattro non fosse andato a scuola». La
media nazionale scende ancora se si parla di numeri. In matematica meno
di sei ragazzi su dieci possono considerarsi promossi. Situazione che
purtroppo peggiora ancora una volta al Sud, soprattutto in Campania,
Calabria, Sicilia e Sardegna, ove a non avere la sufficienza sono il 60%
dei ragazzi. Continua Roberto Ricci: «Le cause sono varie, molto
dipende dal contesto e dalla situazione socioeconomica familiare. In
alcune aree l’impreparazione è tale che è come se un terzo degli
studenti non avesse frequentato la scuola». In pratica questi studenti
escono dalle superiori con le competenze che dovrebbero avere in terza
media”.
Non sanno nulla. “Ne parlà ne stasse zitti” direbbero a Roma.
Ne far di conto.
Questo è un problema serissimo.
Questo è IL debito.
Cognitivo. Fattuale. Reale.
A cui porre rimedio in tempi strettissimi è d’obbligo.
Stiamo DEformando le classi lavoratrici, dirigenziali, impiegatizie, del domani.
Stiamo DEformando il domani.
Finita la paghetta di papà, questi, che fanno ?
Da pensarci. E di corsa.