| Comunità. C’è Roccasecca, con 7400 abitanti, l’Italia con 60 milioni. C’è la Cina con 1,4 miliardi. Il pianeta Terra, che ne ospita 7,7 miliardi. C’è una comunità estremamente più numerosa, anch’essa di individui specializzati, operosi, indaffarati.
E’ composta da 50mila miliardi di piccoli individui, che per di più
hanno 30mila miliardi di ospiti, in visita per lo più perenne. Questo è il corpo umano. Composto da 50mila miliardi di cellule e 30mila miliardi di batteri. Vanno tutti d’accordo, collaborano tutti, cooperano tutti. Ognuno di loro sa quel che deve fare e lo fa. E lo fa bene. Non litigano, non fanno guerre né battaglie. Immaginate se in questa mega comunità vigesse invece che collaborazione, competizione.
Immaginate le rivendicazioni di frontiera tra le cellule del fegato,
oberate da 170 diverse funzioni, verso tutte le altre. O le cellule del
miocardio, o anche del tuo, stanche di miliardi di inderogabili
contrazioni…. immaginate le cellule dell’intestino, tra l’altro tutte
appena assunte in quanto si sostituiscono tutte ogni sette giorni
esigere “tagli” alle richieste di alimenti del corpo, imporre insomma,
l’austerità. Immaginate un piccolo numero di cellule che volesse
appropriarsi di gran parte delle sostanze nutritive, a scapito delle
altre…. immaginate insomma 80 mila miliardi di cellule che
facciano ognuna un po’ come le pare, in un corpo composto come numero di
molecole, al 99% di acqua. Una pozzanghera. Caotica e indistinguibile. Il ritorno subitaneo al brodo primordiale da cui tutto partì.
Insomma, invece di guardare alla natura per vedere cosa possiamo
cambiare, è assolutamente necessario che noi si guardi la natura per
vedere come imparare. Questa non è filosofia, questo è sopravvivenza. |