Una storia che mi è successa.
Che è successa a tutti.
Assolutamente straordinaria, che accade sempre.
Uno scienziato, tale Haeckel, osservò come tutti gli embrioni di
vertebrati, compreso quello umano, passano attraverso una serie di stadi
strutturali simili e ne dedusse che, nel corso della prima parte del
loro sviluppo, gli organismi ripercorrono ogni stadio dei loro antenati
evolutivi.
La teoria di Haeckel è stata definita cripticamente “ontogenesi che ricapitola il lignaggio”.
Cioè, lo sviluppo è la ripetizione del lignaggio.
Nel corso di queste transizioni, l’embrione umano segue una serie
sequenziali di modelli autosimilari, cioè frattali, in cui egli somiglia
agli embrioni dei primi stadi dell’evoluzione dei vertebrati.
L’embrione umano in via di sviluppo muta la propria conformazione da una
forma simile a un embrione di pesce, a un’altra forma che assomiglia a
un anfibio, e la metamorfosi continua fino ad assumere l’aspetto di un
embrione rettile e più tardi, quella di un mammifero, prima di prendere
finalmente una forma umana.
Evolvendo attraverso gli stadi
embrionali dei suoi antenati della biosfera, gli embrioni umani offrono
un fantastico esempio di ricapitolazione.
Milioni di anni in nove mesi.
da “Evoluzione spontanea” di Bruce Lipton e Steve Bhaerman