| Qualche giorno fa ho pubblicato la foto della Yamuna, fiume indiano mostruosamente coperto di schiuma.
Questo è invece il fiume Sacco, che parte non lontano da casa mia, va
verso la ciociaria. La valle del Sacco, Valmontone, Colleferro. Anagni,
Frosinone, Ceprano.. Una delle più inquinate d’Italia. Stiamo così…. Nota: Nella valle sud sorge un importante distretto industriale. Per l’intensa attività
industriale e soprattutto chimica, e la creazione di discariche a cielo
aperto, si è creato un sovraccarico di inquinanti che negli anni hanno
contaminato terreni e falde acquifere della Valle del Sacco. In
particolare, il beta-esaclorocicloesano venne usato abbondantemente fino
agli anni settanta per la produzione di insetticidi, quindi limitato e
infine proibito nel 2001. Con le acque piovane che colavano nei
terreni delle discariche a cielo aperto e si convogliavano nei fossi
detti Fosso Savo e Fosso Cupo si creò un inquinamento costante nel fiume
Sacco, il quale, esondando periodicamente, nei decenni successivi portò
gli inquinanti sui terreni limitrofi a destinazione agricola, generando
problemi in tutta la catena alimentare. L’apice si è avuto nel 2005,
quando furono trovate 25 mucche morte lungo il fiume nei pressi di
Anagni avvelenate dall’arsenico presente nel fiume, e l’esondazione di
maggio del fiume portò sul mais, nel fieno, sulle sponde del fiume e nel
latte dei bovini un’elevata quantità di sostanze tossiche per l’uomo,
vietate in Italia dal 2001 e ha costretto all’abbattimento di bestiame,
alla distruzione dei prodotti agricoli e alla chiusura di alcune
aziende.[8] Nel 2006 è stato dichiarato lo “stato di emergenza
socio-economico-ambientale” per la Valle del Sacco, e in particolare per
i comuni di Colleferro, Gavignano, Segni, Paliano, Anagni, Sgurgola,
Morolo, Supino, Ferentino, poi prorogato a più riprese fino ad oggi[7].
L’emergenza ambientale sta venendo affrontata con fondi regionali e con
bonifiche da alcuni anni. Studi sul terreno nell’area industriale di
Colleferro sono stati finanziati dalla Regione Lazio, e da essi emerge
che ci sono ancora livelli molto elevati di “esaclorocicloesano, DDE,
DDT nei terreni agricoli, e presenza di mercurio, cromo, arsenico,
diossine e altre sostanze tossiche nell’area industriale di
Colleferro”[7]. La gara di appalto europea per la bonifica
dell’area di discarica Arpa 1 è stata vinta il 23 gennaio 2009 da
RTI-Teseco-Ecodeco di Pisa[7]. Dal 2005 è in corso un progetto
di monitoraggio di lungo periodo della Salute della popolazione
nell’area della Valle del Sacco, in carico al Dipartimento di
Epidemiologia della ASL Roma e in collaborazione con la ASL Roma G e
Frosinone e l’Istituto Superiore di Sanità, al fine di verificale lo
stato di salute dei cittadini dell’area. È stato riscontrato un quadro
di mortalità e morbosità tra i peggiori nei tre comuni della provincia
di Roma rispetto al resto della Regione, ma il controllo periodico della
popolazione fa sì che non si debbano creare allarmismi, e sulla base
delle conoscenze scientifiche dell’Organizzazione mondiale della sanità
l’allattamento al seno resta comunque consigliato. |