Ora varie correnti, opinionisti, la Repubblica in primis per anni, ci hanno instillato, giorno dopo giorno il concetto che bisogna rispondere ai “mercati”.
Sono riusciti a convincerci che c’è un giudice esterno a cui bisogna obbedienza. Il Denaro.
In pratica ci comanda chi ci ha prestato il denaro.
Denaro che, a giudicare dai nostri risparmi svaniti, non si sa dove sia finito. O forse si.
Questo potere travalica addirittura la Costituzione e il Parlamento, sfacciatamente esautorati.
Invece, non c’è altro potere, non ci deve essere altro potere, che la sfera di interessi del cittadino.
Il suo benessere, morale, intellettuale e fisico, la sua libertà, la sua informazione, la sua educazione.
Le sue speranze e voleri sono, per l’esecutivo, dettami ineludibili.
Deve comandare il cittadino. E quello che non vorrà, non si farà.
A partire dal più debole, che per noi è sacro.
Il povero, il malato,i vecchi, i bambini, chi ha perso il lavoro, chi non ce la fa più.
Qualunque attività del governo o di chicchessia, di un giornalista o di un imprenditore che vada contro questi dettami basici è da considerarsi illegittima. Esecrabile. E va eliminata. E lo sarà.
Bisogna mettere al centro di ogni discussione, riunione, intrapresa, piano programmatico, la sfera di interessi del cittadino.
E la sfera, per definizione, non ha nè destra, nè sinistra.
La sfera ha un centro e questo dev’essere l’ Uomo.